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Auto e canzoni: una playlist italiana
Sui motori sono stati scritti fiumi di parole (come cantavano i Jalisse) ...non potevano certo mancare le canzoni!

Sui motori sono stati scritti fiumi di parole (come cantavano i Jalisse) ...non potevano certo mancare le canzoni!

Forse saranno quei fari che sembrano occhioni, quel radiatore che somiglia a una bocca... e danno la sensazione che l'auto sia, in fondo, un essere vivente. Forse è l'estetica dell'auto, che ha dato modo ai migliori designer del mondo di sfidarsi creando autentiche opere d'arte. Forse è la memoria di quando i nostri genitori o nonni vedevano nell'auto un autentico simbolo di libertà e di benessere, l'unico modo per essere indipendenti e fuggire, magari, da una provincia spesso stagnante e priva di stimoli. Sta di fatto che l'auto è sicuramente uno degli oggetti che più si prestano a diventare simboli di qualcos'altro. Quale che sia il motivo, pochi oggetti come l'automobile sono diventate argomento di canzoni, leggende, film e romanzi. La playlist che vi presento oggi è tutta Made in Italy (in omaggio al Festival di Sanremo 2022 in pieno svolgimento) e mette in fila quelle che, a mio insindacabile giudizio, sono le canzoni tricolori più significative che hanno parlato di automobili, in un viaggio immaginario che va dall'inizio del secolo a oggi. Una classifica in cui la parte del leone la fa senza alcun dubbio il mai troppo compianto Lucio Dalla.

1. Torpedo Blu - Giorgio Gaber

Il pezzo è del 1968, ma il riferimento è all'inizio del secolo e alle prime fuoriserie di prestigio. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la parola "torpedo" non era una marca, ma un tipo di automobile scoperta dall'estetica particolare, nata nel 1906 e celebre soprattutto negli anni '30. "Vengo a prenderti stasera sulla mia torpedo blu,  l'automobile sportiva che mi dà un tono di gioventù"

2. La Topolino Amaranto - Paolo Conte

Dagli anni '30 si passa al primo dopoguerra: la Fiat Topolino, antenata della celebre 500, fu una delle prime utilitarie italiane. Per questo, diventò un autentico oggetto del desiderio per le famiglie degli anni successivi al conflitto mondiale. "Oggi la benzina è rincarata è l'estate del quarantasei. Un litro vale un chilo d'insalata, ma chi ci rinuncia? A piedi chi va? L'auto: che comodità!"

3. Andavo a 100 all'ora - Gianni Morandi

Un Morandi giocoso e frizzante a celebrare la velocità negli anni del "boom economico". Siamo nel 1963, lo stile musicale "ye ye" è la moda del momento e il buon Gianni (o almeno il suo "personaggio") non vede l'ora di correre dall'amata, ma spinge troppo la sua utilitaria e brucia il motore, restando appiedato.

Una delle canzoni simbolo degli anni '60 in Italia.

"Andavo a 100 all'ora per trovar la bimba mia ye ye ye ye ye ye ye ye... ma si bruciò il motore nel bel mezzo di una via blen blen blen blen blen blen blen blen..."

4. Nuvolari - Lucio Dalla

Il progresso corre rapido... e la musica si adegua.

Nel 1976 il cantautore bolognese fa uscire un disco interamente dedicato alle macchine: "Automobili". Un capolavoro assoluto, e uno dei suoi album più originali.

Tra le canzoni che compongono l'opera, la più famosa è dedicata a uno dei più celebrati piloti italiani di Formula Uno di sempre: Tazio Nuvolari. Uno sguardo al passato per un testo memorabile.

"Quando passa Nuvolari, la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore, e finalmente quando sente il rumore salta in piedi e lo saluta con la mano, gli grida parole d'amore".

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5. Guido piano - Fabio Concato

Dopo anni di veloci corse in macchina e lamiere luccicanti, negli anni '80 per la prima volta qualcuno invita a rallentare. Fabio Concato, cantautore d'animo gentile, pennella una piccola perla di serenità, perfetta per una domenica di sole in cui stare al volante, per una volta, senza fretta e senza meta.

"Guido piano e ho qualcosa dentro al cuore  che mistero, non so neanche dove andare..."

6. Y 10 bordeaux - Daniele Silvestri

Ormai se ne vedono pochine... ma a metà degli anni '90 erano ovunque, queste utilitarie perfette per la guida in città e facili da parcheggiare. La canzone parla con ritmo e ironia della fine di una storia d'amore, e qui l'automobile rappresenta il ricordo di lei. Spesso, vedendo un particolare modello di macchina, lo colleghiamo a una persona in particolare. Non capita anche a voi? "Allora spiegami perché mi tormento, perché non ha più senso quello che ho  com'è che ancora adesso rischio l'infarto se vedo un'Y10 bordeaux!"

7. Il Motore del 2000 - Lucio Dalla

Sempre tratta da "Automobili", questa canzone vivrà una seconda vita all'inizio degli anni '90 diventando famosissima. Mentre "Nuvolari" guardava al passato mitico dell'auto, "Il motore del 2000" si proietta verso un futuro pieno di meraviglie tecnologiche ("Il motore del duemila sarà bello e lucente, sarà veloce e silenzioso, sarà un motore delicato di metallo prezioso"), ma ricco di contraddizioni.

"Noi sappiamo tutto del motore. Questo lucente motore del futuro. Ma non riusciamo a disegnare il cuore di quel giovane uomo del futuro..."

8. L'automobile - Gianmaria Testa

Strano caso di cantautore italiano amato in Francia ma (immeritatamente) poco conosciuto qui, il piemontese Gianmaria Testa è scomparso da poco, nel 2016. Per questo l'ho scelto per rappresentare il nuovo millennio. Anche lui ha dedicato un brano alle quattro ruote, che diventano la scena di un'amore, di un'attesa, di un addio... e del ritorno alla libertà.

"Ora la città s'é svegliata e viaggia frenetica  parto con lei, volo con lei sull'automobile".

Non ti bastano? Continuiamo con altri 10 brani che si concentrano, più che sull'automobile in sé, sulla guida e sul piacere della vita "on the road".

1. Casco blu - Flavia fortunato

Un brano malinconico dal pessimo finale, interpretato da una presenza fissa quanto evanescente dei festival di Sanremo degli anni '80.

2. Fermati allo stop - Umberto Tozzi

Una canzone del primo Tozzi che potrebbe essere usata come promemoria per i neopatentati.

L'Umberto nazionale ha affrontato il tema stradale più volte, per esempio nella sinistra "Luci e ombre" e nella più solare "Roma Nord".

3. Via - Claudio Baglioni

Brano teso, atipicamente nevrotico e "scuro" per il Baglioni degli anni '80, ideale per un viaggio notturno, illuminato dalle luci rosse delle auto di fronte.

4. Autogrill - Francesco Guccini

Un quadretto delizioso e una delle migliori prove del "maestrone" come paroliere, questa canzone si concentra sulla più celebre delle aree di servizio, crocevia di incontri e possibilità (vedi anche i nostri articoli 12 cose da non comprare in autogrill ed Elogio dell'autogrill

5. Autostrada - Gianna Nannini

Questa, al contrario, sembra nata apposta per accompagnare un lungo viaggio, magari da "Ragazzi dell'Europa". Trascinante e liberatoria.

6. L’autostrada -  Tiromancino

Stesso titolo della precedente, ma qui c'è il gusto agrodolce tipico della band romana, e la striscia di mezzeria a segnare la distanza che ci separa da un amore.

7. L’autostrada - Daniele Silvestri

Terza canzone dedicata alle "highways" italiane, anche se qui l'autostrada è più scenario che protagonista, mentre il cantautore racconta una storia triste di provincia, in uno di quei posti dove "se almeno si vedesse l'autostrada, ci porterebbe senz'altro a una città".

8. Sì viaggiare - Lucio Battisti

Brano-archetipo dei viaggiatori italiani, il capolavoro di Battisti-Mogol in realtà parla di come gestire un rapporto di coppia, in un testo tutto incentrato sulla metafora della guida.

9. Il tempo di morire - Lucio Battisti

Autentica canzone-inno degli amanti della motocicletta, che ha fatto cantare generazioni di ragazzi tra gli anni'70 e gli '80. Rivisitata anche, in tempi più recenti, da Piero Pelù.

10. Rotolando verso sud - Negrita

Coinvolgente canzone di uno dei gruppi più "frizzanti" della scena rock italiana. Un ritmo che travolge, bagnato di sole e divertimento "on the road".

Michele Mingrone*

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*Michele Mingrone è copywriter di SmanApp, musicista e autore, tra l'altro, di alcuni capitoli dei volumi "Appunti di rock" e "Instarock", dedicati ad artisti quali Nick Cave, The Cure e altri.

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