Non sapevamo quale scegliere, così... li abbiamo scelti entrambi. Ecco due itinerari speciali e molto adatti all'autunno, nel magnifico Piemonte: i dintorni di Torino e le Langhe. Decidete voi, noi li amiamo entrambi!
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Un weekend nelle Langhe
Il cuore della regione vinicola più famosa e celebrata non solo del Piemonte ma di tutta Italia è un territorio bellissimo, con le sue colline punteggiate di vigne e piccoli borghi, che d'autunno offre il suo "profilo migliore"!
Quando diciamo
Barolo, diciamo eccellenza italiana.
Principe dei vini, in grado di rivaleggiare in fama (e prezzi) con i più famosi Bordeaux e Borgogna, viene prodotto in una località davvero paradisiaca, dove l'occhio spazia per chilometri, lo sguardo perso tra i filari.
Senza dimenticare il suo parente stretto, il Barbaresco, un po' meno noto e "prestigioso" (anche se si parla sempre di livelli altissimi), che copre con le sue vigne l'area omonima.
L'area di cui parliamo è la cosiddetta
"Bassa Langa", che si divide a sua volta in due territori con molte analogie ma anche alcune differenze: come avrete capito, questi due luoghi sono il
Barbaresco e il
Barolo.
Barbaresco
Il piccolo borgo di Barbaresco, dominato da una torre millenaria, offre tranquillità, ottimo cibo, natura e un ritmo di vita d'altri tempi.
Si trova a 8 km da Alba, che è il centro più grande della regione, celebre per il tartufo (a proposito di eccellenze alimentari...).
Enoteche rilassate punteggiano le
strade tortuose di un paese dove il tempo sembra essersi fermato e, a una ventina di minuti di camminata da Barbaresco, troviamo
Neive, uno dei più bei borghi medievali d'Italia, arroccato su una collina e ricco di localini e ristoranti.
Barolo
Un nome, una garanzia, verrebbe da dire. A parte gli astemi integrali e coloro che hanno passato gli ultimi vent’anni su Saturno, tutti in Italia sanno che Barolo significa vino.
Uno dei vini più pregiati del mondo, i cui filari crescono rigogliosi in questo terroir unico nel cuore del Piemonte. Un territorio magico: le Langhe.
Un gioiello fuori dal tempo
Il paese di Barolo sembra uscito da un film fantasy, abbarbicato su una collina e sormontato da un castello. Un borgo d’altri tempi, che non fareste fatica a immaginare in bianco e nero, come una foto un po’ invecchiata del secolo scorso.
Vicoletti, cantine, minuscoli ristoranti. Una meraviglia intima, dalla bellezza perfetta, immersa nel profumo dell’uva e della natura coltivata da secoli.
Profumi di vendemmia e borghi magici
Nonostante le attrazioni estive (come il bellissimo festival musicale "Collisioni" che a suo tempo ha visto passare alcuni dei più grandi nomi della musica e della letteratura internazionale), a noi Barolo
piace ancor più d'autunno.
In questa stagione i colori e i profumi della vendemmia si fanno intensi, a ricordare (nonostante i turisti che affollano le sagre nel periodo tra settembre e novembre) un piccolo mondo antico ancora legato alla terra e decisamente più a misura d'uomo.
Tra i paesi della zona di Barolo, da citare almeno la piccola La Morra, con la sua piazza spettacolare e il fiorire di osterie, la medievale Serralunga d'Alba, la chiccosa e mondana Monforte d'Alba, nota anche per un festival di jazz molto quotato, e Grinzane Cavour con le sue memorie del Conte Camillo Benso e la tenuta di Fontanafredda con il suo parco e le cantine visitabili.
Itinerario Langhe Barbaresco-Alba-Grinzane-Serralunga-Monforte-Barolo-La Morra: 510 punti SmanApp, 1 h 03 min, 51 km.
Fonti qui e qui.
2. I dintorni di Torino tra regge, luoghi sacri e castelli
Il Castello di Moncalieri (recentemente restaurato dopo un incendio), la Reggia
di Venaria Reale e la Sacra di San Michele sono tre capolavori indimenticabili del Piemonte, da visitare almento una volta nella vita.
Per chi vive in particolare a Torino o, in generale, in Piemonte, sono delle agevoli “gite fuori porta”, per chi viene da più lontano potrebbero essere dei luoghi da inserire nel programma di un breve viaggio, ad esempio un weekend.
Le tre meraviglie della regione Piemonte che vi presentiamo hanno una cosa in comune:
sono edifici di inestimabile valore artistico e storico a poca distanza dalla città
sabauda che, per ragioni diverse, hanno avuto bisogno di imponenti opere di
restauro per essere restituiti alla cittadinanza.
In tempi in cui è sin troppo facile contestare le tante magagne italiane, lo
straordinario lavoro di recupero effettuato in questi luoghi va, per una volta, in
senso contrario: nella direzione della cultura, dell’arte e dell’eccellenza.
Sono luoghi dal fascino intenso e particolarmente adatto a una breve vacanza autunnale, che consigliamo a tutti.
Castello di Moncalieri
Sabato 11 novembre 2017: dopo 9 anni riaprono al pubblico gli appartamenti reali del Castello di Moncalieri. Un momento atteso da anni, a seguito del terribile incendio che il 5 aprile 2008 colpì la torre Sud-Est e l’appartamento di Vittorio Emanuele II.
Un castello di inestimabile importanza storica, fondato intorno al 1100 e abbellito più volte nei secoli, attualmente una delle più importanti residenze sabaude del Piemonte, è stato riaperto anche all’organizzazione di eventi e iniziative pubbliche o private (previa richiesta di utilizzo degli spazi).
Tra i luoghi da vedere, gli
appartamenti di Maria Clotilde di Savoia, di sua figlia e di Vittorio Emanuele II, la
Cappella Reale, la
Sala della Regina, la
Galleria del Convivio.
www.castellodimoncalieri.it
Sacra di San Michele
Arrampicata sulla cima del Monte Pirchiriano, si trova a ovest di Torino, a circa
40 Km. Al primo sguardo quest’abbazia benedettina incastonata in un panorama
straordinario vi ricorderà senz’altro le gesta di Adso da Melk e Guglielmo da
Baskerville, protagonisti de “Il nome della rosa” di Umberto Eco.
Non è un caso: quest’abbazia spettacolare è stata davvero la fonte d’ispirazione del
romanzo.
Imponente e severa, quest’opera grandiosa sembra uscito da un’antica saga di
santi ed eroi.
Dallo
Scalone dei Morti al
Portale dello Zodiaco, dalla
torre della Bell’Alda alla grande
biblioteca, l’abbazia benedettina costruita più di mille anni fa, abbandonata per secoli e restaurata più volte (gli ultimi interventi rilevanti risalgono agli anni ’90), offre al visitatore un itinerario nell’arte e nella spiritualità medievale unico in Italia.
www.sacradisanmichele.com
Reggia di Venaria Reale
Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, questa residenza sabauda alle porte di
Torino non ha niente da invidiare a luoghi celebrati in tutto il mondo come la
reggia di Versailles o quella di Caserta.
Riaperto al pubblico nel 2007 dopo un ciclo di restauri tra i più rilevanti d’Europa
nella storia recente, l’edificio regala un viaggio senza pari nell’arte e nell’architettura barocca. La
Fontana del Cervo, la
Galleria Grande, la
Cappella di Sant’Uberto e le
Scuderie Juvarriane sono tra i monumenti più importanti d’Italia.
In parte ispirata alla grandiosità di Versailles, anche Venaria Reale non è solo un palazzo, ma un complesso che prevede la
Reggia vera e propria, gli spettacolari
giardini all’italiana, un bosco destinato alla caccia, un canale e un borgo.
Trasformata in caserma e poi in presidio militare a partire dall’Ottocento, dopo la Seconda Guerra Mondiale viene abbandonata e saccheggiata. A seguito di una grandiosa opera di restauro durata dal 1999 al 2007, la più grande mai realizzata in Europa, la Reggia è tornata finalmente al suo splendore originale.
www.lavenaria.it
Itinerario Castello di Moncalieri-Reggia di Venaria Reale-Sacra di San Michele: 630 Punti SmanApp, 1 h 04 min, 63 km.
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