Il momento di cambiare la frizione, parte fondamentale e delicata dell'auto, cambia a seconda di tanti fattori. Tra questi, il nostro stile di guida.
Questo è uno dei quei post che alla maggior parte delle persone potrebbero sembrare ovvi, scontati e banali… ma così non è.
La frizione, per moltissimi guidatori, è un oggetto abbastanza misterioso.
Croce e delizia dei neopatentati, viene spesso utilizzata in modo improprio anche da guidatori con decenni di abitudine, che magari si sono portati con sé negli anni degli errori d’impostazione.
Per questo, dando per scontato che tutti voi sappiate che cosa sia e a cosa serva la frizione, mi concentrerò sui due punti fondamentali:
Il primo punto si può riassumere in un concetto solo: lo stile di guida.
Uno stile di guida corretto aiuta a mantenere la frizione in salute per più tempo possibile. Non per sempre, purtroppo: circa ogni 150000 chilometri sarebbe opportuno provvedere a cambiarla.
Ma se commettiamo errori nel suo utilizzo, la durata rischia di ridursi.
Un rischio non da poco, perché una frizione bruciata ci può lasciare a piedi da un momento all’altro.
Il secondo punto da considerare è: come facciamo ad accorgerci che la frizione è danneggiata?
Al di là dei sintomi, un controllo periodico della frizione è essenziale, soprattutto se guidiamo un’auto usata che abbiamo acquistato da poco e non conosciamo bene lo stile di guida di chi ci ha preceduto.
In questo caso, prima ancora di comprare l’auto sarebbe necessario controllare lo stato dell’elemento, con l’aiuto del nostro meccanico di fiducia.
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