Gli "stili di guida" più singolari d'Europa
Paese che vai usanze che trovi: alcune delle più bizzarre caratteristiche dei
guidatori del Vecchio Continente.
Ognuno ha le sue abitudini.
Questo è quanto mai vero quando si parla di stile di guida.
Siamo tutti convinti di guidare in un modo unico e personale, ma siamo
inevitabilmente condizionati da vari fattori: uno di questi è certamente quello
ambientale.
Un francese non guida come un italiano, uno svedese ha uno stile diverso da
uno spagnolo, e talvolta anche norme differenti.
O almeno, così si intuisce dai commenti trovati in rete…
In questo articolo scopriremo le differenze e le particolarità più evidenti dei vari
stili di guida europei: allacciate le cinture!
I guidatori olandesi si fermano sempre se un cane attraversa la strada, sia detto
a loro onore.Singolare che lo stesso trattamento non venga riservato ai pedoni umani.
Una barzelletta di tipico humour olandese dice che i guidatori azionano sempre i
tergicristalli quando un pedone attraversa la strada.
Perché? Per essere già pronti a togliere il sangue del pedone dal parabrezza!
Adorabili, no?
A Roma, si sa, c’è sempre traffico.
Un traffico massiccio, segnalato da clacson che esplodono ogni nanosecondo a
mo’ di colonna sonora costante del delirio collettivo.
I pedoni si insinuano come formiche, rischiando di essere schiacciati a ogni
passo.
A volte, miracolosamente, il traffico si attenua.
Ma non è un buon motivo per allentare le difese: quando non c’è traffico gli
automobilisti italiani cercano di recuperare il tempo perduto e corrono come
se andasse della loro vita, considerando le strisce pedonali una sorta di offesa
personale.
Morale? Se sei un pedone, non rilassarti. Mai.
Un riconoscimento ai guidatori di queste due nazioni: per loro le strisce pedonali
sono sacre, e non danno nemmeno l’impressione di volerti uccidere quando
attraversi. Anzi, sorridono.
Non so se dipenda dal freddo, che blocca i loro lineamenti in una sorta di paresi,
ma paiono tutti così carini e disponibili da non sembrare veri.
Se tutta Europa imparasse da loro, sarebbe un posto forse più noioso ma
certamente molto meno stressato.
Certo, a volte esagerano nella precisione, obbedendo in modo drastico aqualunque cartello in modo improvviso e – paradossalmente – rischioso, almeno
per noi che siamo abituati a reazioni un po’ più “elastiche”.
Partiamo da un presupposto: se quasi tutto il mondo guida a destra e tu guidi a
sinistra, il problema è tuo.
Impossibile spiegarlo agli inglesi, che hanno da sempre la tendenza a
distinguersi a tutti i costi dalla gentaglia del Continente.
Gli riconosciamo una gentilezza inusuale nell’aver segnalato dove guardare
(“Look left”, “Look right”) all’altezza degli attraversamenti pedonali…
crediamo però che non sia dovuta a senso civico, ma solamente a evitare di
riempire gli ospedali di Sua Maestà con turisti disattenti.
Le strade greche sono una versione molto malridotta di una pista di Formula
1.
Il guidatore greco medio guida sempre alla massima velocità, e sembra avere
una predilezione particolare per i sorpassi in curva, o all’altezza di un dosso.
Quando inevitabilmente si trova davanti un camion, non fa una piega: sorride e
si trasforma immediatamente in uno scooter, insinuandosi in spazi
millimetrici.
Pur ammirandolo per la sua capacità di sfidare le leggi della fisica, ci mettiamo
nei panni delle sue coronarie: perché soffrire così?
Lo stile portoghese è inimitabile, specie nelle strette strade di montagna:
guidare a tutta velocità, premurandosi però di suonare il clacson a ogni curva.
In più, così riportano alcuni turisti, molti di notte guidano a fari spenti.
Evidentemente, una celebre canzone di Lucio Battisti qui ha fatto proseliti.
Sarà anche una leggenda urbana, ma in effetti le statistiche dicono che il
Portogallo è lo Stato europeo con più incidenti stradali rispetto allapopolazione.
In teoria, la corsia di destra nelle isole britanniche dovrebbe essere quella di
sorpasso.
Peccato che a Belfast ci sia un po’ di confusione, e si sorpassi un po’ come
capita.
Probabilmente dipende dalla fede politica: i filo-Brexit ne usano una, gli
europeisti l’altra.
Attenzione: se decidete di fare una vacanza nella cosiddetta “Russia bianca”
ricordatevi di portare in auto il necessario per lavarla.
Guidare un’auto sporca, da queste parti, è punibile dalla legge!
Tutti sanno che bere alcolici quando ci si mette alla guida è reato.
A Cipro però sono andati oltre: è vietato bere qualunque cosa mentre si è alla
guida, acqua compresa. Disidratati? Affari vostri.
Se in Danimarca vedete ovunque gente che guarda sotto le auto
parcheggiate, non vi preoccupate.
Infatti, per una bizzarra legge danese, prima di mettere in moto, i locali sono
tenuti a controllare che tutti i componenti dell’auto funzionino, compresi
luci e freni e… un rapido controllo sotto la macchina, probabilmente per
accertarsi che nessuno sia nascosto sotto.
Quando viaggi in Europa, ricordati di attivare SmanApp: l'app che premia chi guida BENE!