10 strade con vista mozzafiato, ideali per chi ama guidare
Guidatori, ammettiamolo: per chi preferisce viaggiare in auto non c’è niente di più bello di una “scenic route”. Tradotto, una strada con una vista spettacolare che possa essere goduta anche da chi sta al volante. Ecco le mie preferite, in Italia e in Europa.
Molte strade hanno qualche scorcio piacevole, ma di solito il guidatore ne ricava solamente un qualche commento estatico da parte del passeggero, del tipo “Che meraviglia! Lo devi vedere!”.
Peccato che lui, in quel momento, sia impegnato nella guida e non possa dedicare alla suddetta meraviglia poco più di uno sguardo fugace... a meno che non voglia ritrovarsi dalla parte sbagliata di un guard-rail.
Le strade che seguono, una panoramica che comprende 5 luoghi in Italia e 5 nel resto in Europa, pur essendo talvolta impegnative, sono immerse a 360° in paesaggi semplicemente straordinari, così anche chi è al posto di guida potrà apprezzarle... e se si perderà la vista di uno scorcio pittoresco per evitare di entrare nel cassone di un camion, poco male, ne avrà di fronte subito un altro.
Perché in queste strade magnifiche, il panorama mozzafiato non è l’eccezione, ma la regola.
Patrimonio dell’Unesco dal 1997, questa strada offre spettacolari viste sul mare, villaggi di pescatori, antiche città dalla gloria ormai perduta ma dalfascino immortale.
I monti incombono sul mare, la temperatura è mite, a ogni sosta si aprono per voi le delizie della squisita cucina di mare della Campania. Da Amalfi a Vietri, da Maiori a Minori fino a Positano, ogni piccola città lungo questa strada vale una sosta.
Ne abbiamo già parlato in questo blog, ma vale la pena ripeterlo: questa strada che unisce Firenze a Siena, immersa tra i vigneti, gli uliveti, i cipressi e le colline punteggiate da borghi e castelli medievali, è semplicemente il paradiso per il guidatore.
Viene voglia di aprire il finestrino, mettere un gomito fuori e farsi spettinare dal vento profumato di erbe aromatiche.
Un percorso di 110 km da Merano a Cortina d’Ampezzo che offre alcune delle più belle vedute delle Alpi. Si consiglia qualche sosta lungo le piccole città che punteggiano la via, come Canazei, Ortisei e Prato all’Isarco.
Con l’occasione, come rinunciare a uno spuntino in una malga sperduta tra i pascoli, a base di mele, speck e formaggi a km zero?
Da Bordighera a La Spezia l’antica via Aurelia offre il meglio di sé. Elegante con più di un pizzico di fascino decadente, ha in Portofino e nelle Cinque Terre i suoi luoghi più noti, senza dimenticare Camogli e il golfo del Tigullio.
Viste sul mare e ristoranti prestigiosi, paeselli arroccati e porti di pescatori dai colori abbaglianti, il tutto su una strada ben tenuta per quanto, specie d’estate, decisamente affollata... ma questo è l’unico punto negativo di un itinerario memorabile.
Da fare assolutamente, soprattutto se ormai quando pensate a Camogli vi viene in mente solo il panino ononimo degli autogrill.
In fondo al tacco dello stivale, il Salento offre grandi piaceri al visitatore. Città antiche, con echi di architetture moresche, affacciate sul mare come Otranto e Santa Maria di Leuca.
Uliveti, antiche torri di avvistamento romane, ristorantini e masserie di charme appaiono a ogni svolta della strada, animando un territorio dai colori caldi e intensi, noto anche per le decine di festival di musica folk che ogni estate accolgono migliaia di fan entusiasti della tradizionale “pizzica” salentina.
Si potrebbe pensare che sia una strada antica, invece no. Costruita negli anni ’50, si snoda nella campagna della Baviera tra villaggi medievali e castelli barocchi di rara bellezza.
Tra le tappe da non perdere, la Fortezza di Marienberg, il castello di Newschwanstein e la cittadina-gioiello di Rothenburg ob der Tauber. Dopo aver guidato (mi raccomando, non prima né durante!), prenotate in un alberghetto sulla via e concedetevi una schiumosapinta di birra bavarese!
Una strada tripla che parte da Nizza e arriva fino a Monaco e Mentone. Le tre vie seguono lo stesso itinerario, ma a tre diverse altitudini. La “Basse Corniche” si dipana tra villaggi di pescatori e paesini arroccati sul mare, mentre la “Moyenne Cornice” offre panorami clamorosi a picco sulla Riviera Francese.
La più amata delle tre, benché più impegnativa e soprattutto sconsigliata a chi soffre di vertigini, è però la “Haute Corniche”, conosciuta in tutto il mondo per i suoi tornanti d’alta quota e per essere la location memorabile di alcune scene del film “Caccia al Ladro” di Alfred Hitchcock.
Questa strada col nome che è uno scioglilingua, costruita all’inizio come strada militare dal regime comunista per attraversare le montagne più alte della Romania (le Fagaras) e unire due regioni altrimenti separate del paese, è sicuramente una delle mete più popolari (insieme al castello di Dracula, naturalmente) di una nazione ancora poco conosciuta a livello turistico.
A proposito dell’anemico Conte, la Transfagarasan porta alla fortezza di Poienari, residenza effettiva di quel conte Vlad, voivoda di Valacchia, che ispirò a Bram Stoker il romanzo dedicato al celebre vampiro. Lasciando perdere pipistrelli e canini affilati, questa via è una meta imperdibile per chi ama guidare nel silenzio delle montagne.
I selvaggi Carpazi sono tuttora una meta di fascino unico!
Una strada veramente unica, che unisce tra di loro una serie di isolette grazie a un intricato sistema di ponti e ponticelli.
Oltre a dare un punto di vista unico sui fiordi, l’Atlantic Road (vi risparmio il nome in norvegese) è una delle poche strade al mondo che vi daranno la sensazione di guidare praticamente immersi nell’oceano e nello stesso tempo circondati da montagne innevate.
La mia preferita tra le strade europee. Un anello di 200 km che parte dalla magnifica area lacustre del Parco nazionale di Killarney e attraversa la penisola di Iveragh, tra valli suggestive, laghi e fiumi persi nella brughiera, ripide scogliere e antichi, minuscoli paesi con le case multicolori come Sneem e Caherciveen.
Fate una piccola deviazione per raggiungere il Gap of Dunloe: la bellezza della minuscola valle, del ponticino di pietra scura e del piccolo fiume vi faranno pensare di essere finiti sul set del Signore degli Anelli.
Se vedete un elfo su una roccia, non inchiodate all’improvviso: è normale. Salutatelo e proseguite.