Devi restare in città durante le ferie estive? Ti aspetta un'estate urbana? Niente malinconie, sarà bellissimo
Nostalgia del lockdown?
Ti trovi ogni tanto, contro ogni evidenza, a provare un pizzico di rimpianto per il vuoto siderale che aveva avvolto il mondo a marzo 2020?
Vieni ad Agosto a Firenze per ritrovare quel sapore desolato della solitudine urbana.
Certo, qualche sciame di umani che seguono un ombrello o una bandierina di una sudatissima guida li troverai, tra gli Uffizi e il Duomo, ma è ben poca roba.
Sarete tu, i turisti, i piccioni.
Vagherai a caso, immerso nei tuoi pensieri.
L’ultimo uomo sulla Terra
Il mestiere del “flaneur” urbano raggiunge vette di assoluta poesia, nell’estate delle città d’arte.
Se poi la città non è particolarmente turistica, lì si va oltre.
Empoli, per esempio.
Si entra direttamente nel Sottosopra, in una città che sembra stata evacuata un minuto prima.
Restate tu e i piccioni. O i gabbiani.
Al limite i cinghiali... la fauna dipende dalla città.
A Roma qualcuno ha avvistato anche una giraffa, alle terme di Caracalla, ma era un altro film.
Il suono di nessun motore
L’altro grande momento da vivere in una grande città italiana ad Agosto.
I viali deserti.
Le auto scomparse.
Puoi fare inversione a U nel mezzo di un viale enorme e sopravvivere per raccontarlo.
Ok, scherzavo, non farlo comunque. Ma ci siamo capiti.
Attenti, però.
I pochi automobilisti rimasti sembrano storditi dal caldo, beccheggiano immersi nelle onde di calore e possono fare letteralmente qualunque cosa.
In particolare di notte, quando, convinti di essere gli unici sulla strada, si lanciano a velocità inconsulte al grido di “Tutta mia è la città”.
Elogio dell'estate urbana
Per chi non è partito, non ha voluto o non ha potuto, le estati urbane sono esperienze preziose, di scoperta di sé.
Puoi innamorarti di nuovo della tua città, finalmente priva di rumori molesti, cacofonie, clacson, grida, litigi al semaforo.
Peccato che a settembre, quando tutto torna a quello che impropriamente chiamiamo “normalità”, lo shock sia quasi intollerabile.
Tornare alle code, agli autobus e treni intasati, ai viali stracolmi e vibranti di CO2, farà male alla mente e al cuore.
Così, non resta che rassegnarsi e cominciare a contare i giorni: manca solo un anno al prossimo Agosto.
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