Viaggi
Marche: un weekend di primavera
Un territorio spesso trascurato rispetto agli itinerari turistici più famosi, ma in grado di offrire al visitatore il meglio del meglio senza l'assedio dei visitatori "mordi e fuggi". 

Un territorio spesso trascurato rispetto agli itinerari turistici più famosi, ma in grado di offrire al visitatore il meglio del meglio senza l'assedio dei visitatori "mordi e fuggi". 

Eccoci di nuovo a presentare un Itinerario pensato proprio per te, che vuoi guidare, guadagnare e vincere con SmanApp, meglio se visitando luoghi interessanti.

E le Marche lo sono davvero!

Terra ricca di arte e natura, accogliente e a misura d'uomo, la Regione Marche è uno scrigno di tesori tutto da esplorare.

Una terra a misura d'uomo

Strano che, quando si pensa alle destinazioni più gettonate per il turismo italiano, le Marche non vengano citate molto spesso.

Questo è davvero un peccato, se si pensa che sia dal punto di vista artistico e architettonico (Urbino, Ascoli Piceno, Gradara) che da quello naturalistico (Monte Conero) e letterario (Recanati) questa regione ha moltissimo da offrire al visitatore. A tutto questo si aggiunge la presenza potente del mare, una cucina gustosa ed economica e un approccio cordiale e a volte quasi d'altri tempi per gentilezza e cortesia, forse dovuto proprio al fatto che ancora da queste parti il turismo di massa e i torpedoni delle visite guidate sono un po' meno comuni di altre destinazioni come Firenze, Venezia o Roma. Se volete iniziare a conoscere questa regione magnifica, l'ideale è scegliere un weekend di primavera, che permetterà di assaporare la bellezza di un territorio armonioso e curato, che unisce mare, montagna e campagna. Un primo assaggio che, ne siamo sicuri, vi lascerà con una gran voglia di tornare al più presto!

La nostra top 10 marchigiana

Il nostro giro inizia da Gradara, facilmente raggiungibile per chi viene da Bologna e quindi in generale da Toscana e Nord Italia, ma può essere, ovviamente, anche compiuto in senso inverso iniziando in questo caso da Ascoli Piceno e risalendo. Dal chilometraggio sono ovviamente escluse le tratte necessarie per arrivare alla prima tappa.

1. Castello di Gradara

Si trova a poca distanza da Pesaro, ed è un complesso fortificato medievale tra i più imponenti d'Italia, circondato da un antico borgo, circondato di mura imponenti. Al suo fascino storico e architettonico, si aggiunge la magia della leggenda: questo castello sarebbe stato lo scenario dell'amore sfortunato di Paolo e Francesca, di cui cantò Dante nella Divina Commedia. Il castello è particolarmente fascinoso di notte, grazie a una sapiente illuminazione. Da Gradara a Urbino: 33 km, 49 minuti e 330 punti lungo la statale 423

2. Urbino e Fossombrone

Città gioiello tra le più belle d'Italia, può contare su tantissimi monumenti storici sia religiosi che civili. Da citare almeno l'ex Monastero di Santa Chiara, progettato da Francesco di Giorgio Martini, la chiesa gotica di San Domenico con il bel portale rinascimentale sormontato da una lunetta del 1450 opera di Luca della Robbia e, soprattutto, il Palazzo Ducale, uno dei più alti esempi in Italia di architettura del Rinascimento. Opera d'arte nell'opera d'arte, all'interno del Palazzo, imperdibile lo Studiolo di Federico da Montefeltro, realizzato tra il 1473 e il 1476 da artisti fiamminghi, unico ambiente del Palazzo a essere rimasto intatto esattamente come ai tempi del Montefeltro. Sulla via per Corinaldo erita sicuramente una visita la bella Fossombrone, soprattutto per il settecentesco Ponte della Concordia (nella foto), uno dei più fotografati d'Italia, esempio di ponta con arcata a schiena d'asino ispirato alla tradizione medievale dei "ponti del diavolo". Da Urbino a Corinaldo: 46 km, 1 ora, 460 punti SmanApp lungo la Statale 73bis Strada Provinciale 5

3. Corinaldo

Votato come "Borgo più bello d'Italia" nel 2007, Corinaldo è un paese antico, immerso nella pregiata area vinicola del Verdicchio, che deve la sua notorietà alle imponenti mura medievali fortificate risalenti al XIV secolo, oltre un chilometro di cinta muraria, tra le meglio conservate d'Italia. Da Corinaldo al Monte Conero: 111 km, 2 ore e 7 minuti, 1110 punti SmanApp passando per la A14

4. Monte Conero

Insieme a quello del Gargano, è il promontorio principale dell'Adriatico. Strapiombi imponenti, panorami mozzafiato e sentieri montani a picco sul mare lo rendono una meta imperdibile per escursionisti e amanti dell'arrampicata. Uno scenario naturale tra i più belli in Italia. Dal Monte Conero a Loreto: 20 km, 1 ora, 200 punti SmanApp. Il tempo necessario per fare 20 km ti dà l'idea della strada, abbastanza impegnativa.

5. Loreto

Luogo di pellegrinaggio tra i più antichi d'Europa, deve la sua celebrità alla Basilica della Santa Casa, luogo di culto mariano celebre in tutto il mondo cattolico. I numerosissimi pellegrini provenienti da tutto il mondo vi venerano i resti della casa di Nazareth, dove avrebbe vissuto Gesù. Da Loreto a Recanati: 7 km, 11 minuti, 70 punti SmanApp: sono vicinissime!

6. Recanati

Borgo collocato in cima a una collina, con una splendida vista che coglie, in una giornata limpida, il mare Adriatico, gli Appennini e il monte Conero, deve la sua celebrità all'essere stato il luogo natìo di Giacomo Leopardi. Tra le attrazioni per gli amanti del grande poeta, la sua casa natale, Palazzo Leopardi, la Piazzetta del Sabato del Villaggio dove si trova la casa di Silvia, il Colle dell'Infinito che ispirò la poesia omonima, la Torre del Passero Solitario nel cortile del chiostro di Sant'Agostino. Da Recanati a San Benedetto del Tronto: 71 km, 51 minuti, 710 punti SmanApp

7. San Benedetto del Tronto

Uno dei principali porti pescherecci italiani, San Benedetto del Tronto merita una visita anche solo per il suo esteso e animato lungomare, la bella Cattedrale di Santa Maria della Marina e la cucina di pesce. D'estate è uno dei centri turistici principali delle Marche, quindi se volete evitare l'assedio del periodo balneare, la primavera inoltrata può essere un'ottima soluzione! Da San Benedetto del Tronto ad Ascoli Piceno: 37 km, 32 minuti, 370 punti SmanApp

8. Piazza del Popolo, Ascoli Piceno

Senz'altro la piazza principale di Ascoli è una delle piazze più belle d'Italia. Risalente al Rinascimento. Vi sorgono il Palazzo dei Capitani del Popolo, che spicca per la sua torre medievale, e la pregevole Cattedrale di Sant'Elpidio, scrigno di opere d'arte (da citare almeno il Polittico di Carlo Crivelli). Ascoli Piceno vale una visita anche per lo splendido centro storico, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Itinerario totale (esclusi partenza per Gradara e rientro da Ascoli Piceno): 340 km, 6 ore e 15 minuti di viaggio e 3400 succosi punti SmanApp!

9. La cucina delle Marche

Tipicamente mediterranea, assai sostanziosa, la cucina marchigiana può sfidare senza paura tradizioni culinarie più note, come quella toscana o romana, con cui ha diverse analogie. Da citare almeno, tra i tanti, tre piatti tipici. Cominciamo con le olive ascolane, grandi olive locali fritte e farcite con un impasto di manzo, maiale, pollo, burro, olio, sedano, carota e cipolla, uova, noce moscata e parmigiano. Protagoniste del celebre Fritto Misto all'Ascolana, vanno necessariamente assaggiate ad Ascoli e provincia. Diffidare delle imitazioni! Un altro piatto curioso è il Vincisgrassi, una variante delle lasagne che prevede la presenza di animelle, frattaglie di pollo, besciamella e parmigiano. Tipico del pranzo della domenica, soprattutto in quanto non propriamente leggero. Una curiosità: il nome non ha a che fare con i grassi, come la composizione potrebbe far pensare, ma un generale austriaco presente all'assedio di Ancona del 1799, tale Alfred Von Windisch-Graetz... che probabilmente amava la cucina "di sostanza"! Dopo tanta potenza di fuoco, qualcosa di più digeribile: il terzo piatto che citiamo è lo stocco all'Anconetana, una squisitezza per chi ama il merluzzo! Ancona era il porto principale porto dello Stato Pontificio, e le sue navi arrivavano fino in Norvegia, riportandone quantità notevoli di stoccafisso. Piatto tipico della quaresima, condito con sedano, carota, pomodori e cipolla, sposa brillantemente il grande Nord con la tradizione mediterranea.

10. Il Verdicchio

Le Marche sono terra di vini pregiati, per quanto non famosi come altri, più celebrati, nomi italiani. Vale la pena di citare almeno i due Verdicchi più gustosi, quello dei Castelli di Jesi e quello di Matelica. Vini dal retrogusto di mandorla, color giallo paglierino con riflessi verdini (da cui il nome), sono perfetti per la cucina di mare tipica delle Marche, ma ottimi anche con carni bianche o piatti vegetariani. Nota: il conteggio dei punti SmanApp è indicativo: non tiene conto delle Safe Zone né dello stile di guida. Potrebbe quindi essere più alto o più basso in maniera anche rilevante.

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