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Non solo Venezia: un weekend d’autunno nella laguna
La nebbia d'autunno è la protagonista di questo itinerario "alternativo" alla scoperta della laguna veneta
Questa settimana ci spostiamo nei dintorni di Venezia, in cerca di mete autunnali. Destinazioni nebbiose e affascinanti, romanticamente belle. Nella foto: uno scorcio di Burano.

La nebbia d'autunno è la protagonista di questo itinerario "alternativo" alla scoperta della laguna veneta

Ci siamo: dopo un protrarsi delle temperature estive molto oltre il solito, è arrivato l'autunno.

Incidentalmente, la mia stagione preferita.

Il momento per prenotare una vacanza autunnale memorabile è ora, quindi... che aspetti?

La meta che ti propongo è per me (nonostante l'assenza di foliage...) l'apoteosi dell'autunno: la laguna veneta.

Di nebbia e silenzio

La nostra compagna sarà la nebbia. La nebbia che ovatta e placa, che rallenta il ritmo e confonde il viaggiatore.

La nebbia (el "caìgo" in veneziano) può essere insidiosa al volante, ma diventa bellissima e incredibilmente romantica se sei in dolce compagnia e ad attenderti c'è una cena a lume di candela e un confortevole albergo.

Tra tutte le destinazioni italiane che vengono valorizzate dalla nebbia, la laguna veneta è sicuramente la prima.

Minuscole isole abitate da secoli con case in stile veneziano, canali silenziosi in cui la foschia si mescola con il suono frusciante dell'acqua sulle pareti delle case. Rare barche increspano la superficie e un lontano lampione crea riflessi cangianti.

Tralasciamo, per questa volta, Venezia, regina indiscussa delle nebbie lagunari: vogliamo citare alcune destinazioni meno note, ma davvero suggestive, nei dintorni.

Noi la tralasciamo, ma voi non dimenticatevela: a novembre regala il meglio del suo mistero.

Chioggia, o dell'autenticità

Potrei consigliare la visita alla grande Cattedrale di Santa Maria Assunta, o la curiosità di poter vedere il più antico orologio da torre del mondo (risale al 1386) sul campanile di Sant'Andrea.

Potrei senz'altro (e lo faccio) invitarti a raggiungere il piazzale Vigo, che si apre sulla laguna, e ammirare il magnifco ponte Vigo, tipicamente veneziano.

O consigliarti di passeggiare lungo il Canal Vena e varcare il curioso portale che fa da ingresso alla tenda rossa della Pescheria dove decine di pescivendoli espongono il loro pescato del giorno.

Potrei, e in effetti l'ho appena fatto.

Ma Chioggia è molti di più dei suoi monumenti.

Una Venezia in minore che rifugge dalle maschere e dai merletti, più concreta e proletaria, dal dialetto micidiale e quasi incomprensibile, questa piccola città è un luogo in cui vagare a caso nella nebbia, annusare gli odori forti della laguna, ascoltare i borbottii dei "veci" attaccati alla loro "ombra de vin" nelle piccole taverne seminascoste.

Pellestrina, o del vento

Adagiato su una striscia di terra tra mare e laguna, larga 200 metri, questo minuscolo borgo di pescatori in stile veneziano offre viste straordinarie e pesce freschissimo (in particolare i "peoci", le cozze).

L'acqua e la nebbia sono ovunque, assediano gli stretti campielli rendendo magico ogni angolo, ogni scorcio.

Dalla parte della laguna siamo protetti, ma basta scavalcare un terrapieno per incontrare tutta la forza del mare Adriatico, con il vento che scompiglia la mente e vi fa sentire parte della natura.

Raggiungibile sia da Venezia che da Chioggia, Pellestrina regala emozioni inaspettate per chi ama perdersi nei propri pensieri e passeggiare lungo le infinite distese d'acqua.

Burano, o dei colori

Per continuare il viaggio occorre abbandonare l'auto e lasciarsi portare dai tipici vaporetti.

Questa piccola cittadina-isola è uno shock: improvvisamente sembra di essere in Nord Europa, per esempio da qualche parte al largo della Norvegia.

Tutte le case sono coloratissime, in tinte vivaci che vanno dal giallo intenso al rosso carminio, dal verde smeraldo al viola.

Non ci sono monumenti particolarmente importanti, ma ogni scorcio è una sorpresa memorabile.

Non farete altro che scattare foto, garantito. I panni stesi aggiungono un tocco di autenticità all'arcobaleno di pietra che si riflette mille volte sulle acque della laguna. 

Torcello, o della storia

Insediamento tra i più antichi della laguna, precedente alla stessa Venezia, è la più remota e lontana dalla città, almeno tra le isole più celebri.

Un tempo fittamente popolata, oggi è praticamente deserta, selvaggia e piena di vegetazione spontanea.

La visita prevede un solo percorso che dal molo procede lungo il canale.  Qualche luogo di ristoro, un paio di alberghetti e niente più... anche se, prendendo altre strade, ci sono sorprese interessanti per gli amanti dei luoghi abbandonati, tra rovine di piccole chiese e natura lasciata allo stato brado.

Tra le attrazioni di questo insediamento millenario,  una bella Basilica in stile bizantino (Santa Maria Assunta), e un misterioso trono: un sedile in pietra nella piazza centrale, che la leggenda attribuisce al crudele e potente re degli Unni, Attila.

Ma soprattutto, una passeggiata nella natura e nella storia. 

Murano, o del vetro

Questo piccolo agglomerato di isole viene visitato dai turisti praticamente solo per procurarsi qualche manufatto di pregiato vetro di Murano.

Qui puoi vedere i vetrai all'opera nei tantissimi tour presso le vetrerie locali.

La nascita del vetro dalle fiamme dei forni muranesi è un piccolo miracolo sempre affascinante, anche in questi tempi disillusi.

Ma anche se del vetro poco vi importa, Murano vale la visita, anche solo per la sensazione di godere dell'estetica e dell'eleganza di Venezia senza le pazze folle.

Di canale in canale, una meta memorabile per una passeggiata romantica.

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