Auto
Patente e anziani: facciamo chiarezza
I problemi più frequenti

Secondo un sondaggio americano su guida e anziani, un terzo dei cittadini over 60 ha qualche forma di disabilità che gli rende difficile mettersi al volante, ma comunque oltre l’80 per cento lo fa lo stesso, per mancanza di alternative.

A conferma di questo dato, la maggior parte degli anziani che hanno deciso di non guidare più dichiara di avere grandi difficoltà a raggiungere i servizi essenziali.

Il risultato è che negli ultimi dieci anni gli incidenti con anziani alla guida sono aumentati di oltre il 30 per cento, e i decessi di pedoni anziani di oltre il 50 per cento. 

I problemi più frequenti

Il costo eccessivo dei trasporti pubblici, la difficoltà di mantenere reti sociali e accedere ai beni essenziali per chi vive in piccole città o in campagna.

Ma anche il fatto che l’auto nei paesi che hanno agito poco sul fronte dei mezzi di trasporto alternativi sia troppo spesso l’unico modo per mantenersi connessi con la comunità, specie quando si parla di persone con problemi di salute.

In molti paesi si sono introdotte limitazioni come per esempio guidare solo in certe ore o in certe strade, limitandone la mobilità in ore notturne, in orari affollati o in autostrada.

Sembra però che questo tipo di misure non sia efficace perché costringe il guidatore a scegliere percorsi più lunghi e meno conosciuti, aumentando i rischi. 

E in Italia?

Dal decreto “Semplifica Italia” del 2012 la procedura di rinnovo della patente per gli over 80 si è semplificata. Adesso l’unica vera differenza con le altre fasce di età è la necessità di rinnovo ogni due anni, a differenza del precedente obbligo di una visita di controllo approfondita presso una commissione medica. 

Dal 2012 invece è sufficiente l’accertamento dei requisiti psicofisici presso un centro sanitario abilitato. Non sono previsti test per il controllo dei riflessi.

Fino ai 50 anni la patente si rinnova ogni 10 anni, dai 51 ai 70 ogni 5, da 71 a 80 ogni 3.

La contravvenzione per chi guida con una patente scaduta è il ritiro con multa aggiuntiva da 160 a 644 euro.

Eccezioni 

Solo se il medico che procede al controllo ritiene che ci siano dubbi, può richiedere un controllo più approfondito. 

Fanno eccezione anziani con mutilazioni, diabetici con patente superiore alla B, conducenti di veicoli pesanti sopra i 65 anni (o 60 per trasporto persone) e persone con patologie invalidanti. In questi casi è necessario un esame più approfondito.

In caso di controlli più approfonditi, è possibile che vengano previste alcune limitazioni come:

  • utilizzo di occhiali da vista
  • utilizzo di apparecchi acustici
  • divieto di superare una certa velocità
  • divieto di guida oltre un determinato raggio di chilometri da casa
  • guida solo in orari diurni, da un’ora prima dell’alba a un’ora dopo il tramonto (questa limitazione riguarda solamente gli ultraottantenni con problematiche accertate dalla visita di controllo)

Tra le patologie che invece prevedono di non rinnovare la patente ci sono:

  • sindrome delle apnne ostruttive nel sonno (che crea gravi sonnolenze diurne)
  • cardiopatie gravi
  • alcuni casi di diabete, ipoglicemia grave (se sono trascorsi meno di tre mesi dall’ultimo episodio patologico)
  • patologie di tipo neurologico se legate ad alterazioni sensoriali, muscolari e motorie. 

Conclusioni

A nessuno piace invecchiare, specie se questo comporta delle limitazioni al proprio stile di vita. Purtroppo, però, l’avanzare dell’età è un fatto del tutto naturale. 

Dopo una certa età anche chi è del tutto in grado di guidare dovrebbe avere un po’ di prudenza in più, visto che comunque, in generale, i riflessi saranno probabilmente meno pronti che in passato. 

Inoltre, là dove è possibile usufruire di mezzi pubblici e servizi di consegna a domicilio, sarà preferibile tenerne conto. 

Naturalmente questo comporta anche un impegno delle amministrazioni locali a rendere sempre più semplice  ed economico l’uso di soluzioni alternative in grado di non creare disagio a chi sceglie di limitare l’uso dell’auto, per età, patologie o semplice preferenza (autobus, treni, consegne a casa etc.)

E se l’anziano vuole guidare?

Un’obiezione frequente da parte delle persone non più giovani è quella di essere più prudenti dei giovani. In effetti è vero che mantengono la distanza, usano la cintura, guidano più piano e non si distraggono con lo smartphone.

Non è poco, ma purtroppo queste accortezze (meritevoli) vengono compensate in negativo dai problemi di vista, concentrazione e riflessi che abbiamo già citato. 

Questi sono argomenti utili per invitare chi ha qualche problema del genere a lasciare l’auto parcheggiata… ma non bastano.

Occorrerà evitare che questa scelta lo isoli dalla sua quotidianità, per esempio affiancando una persona che gestica i suoi spostamenti, aiutarlo a imparare come farsi consegnare spese, medicine e altro a domicilio e fare in modo quanto possibile che abbia nelle vicinanze una rete di mezzi pubblici efficace per le sue necessità.

In questo modo, il passaggio degli anziani a uno stile di vita senza auto sarà graduale e, soprattutto, non verrà percepito come mortificante, creando così un rischio di isolamento e depressione.

Leggi anche:

Qualunque sia la tua età, quando ti metti al volante attiva SmanApp, la prima app che premia chi guida BENE e rispetta i limiti di velocità!

SmanApp: guida, guadagna, premiati!


Logo