Auto
Quelli che… sono sempre in riserva
Una categoria comune di guidatori si riduce sempre all'ultimo momento prima di fermarsi dal benzinaio. Ecco la confessione di uno di loro.

Una categoria comune di guidatori si riduce sempre all'ultimo momento prima di fermarsi dal benzinaio. Ecco la confessione di uno di loro.

"Ok, lo ammetto: viaggio quasi sempre in riserva.

Lo faccio spesso, anche se non dovrei. Non riesco a smettere.

Ognuno di noi ha dei difetti, delle piccole fissazioni, delle abitudini che sono rimaste paralizzate nel tempo… questa è la mia.

Un’abitudine nata ai tempi in cui – in bolletta perenne come Paperino – riuscivo al massimo a mettere in mano al benzinaio uno striminzito biglietto da 10000 lire (eh, sì, c’erano ancora le vecchie lirette…).

Lo porgevo anche con una certa riluttanza: non saranno TROPPE?

Così, ancora oggi, mi viene spontaneo, giunto al distributore, scartare subito il biglietto da 50 euro, dopo qualche riflessione anche quello da 20, scegliendo inevitabilmente la frusciante banconota da 10 se non addirittura, in una pulsione di amarcord adolescenziale, quella da 5 euro.

Tutto questo benché sappia benissimo che si tratta di un comportamento completamente privo di senso, logica e saggezza".

Dopo questa toccante confessione, passiamo a spiegare (a lui e a tutti noi) perché questo è un comportamento da evitare.

Perché è sbagliato viaggiare in riserva?

Prima di tutto perché fa male all'auto. Prima di tutto può danneggiare il motore, specie per quanto riguarda il diesel. Inoltre si crea una sollecitazione maggiore in freni e volante.

Insomma, i danni progressivi che subisce la tua auto se la lasci sempre "a stecchetto" di carburante rischiano di portarti più spesso a fare visita al tuo meccanico.

Per la sua - ma non tua - felicità.

Ma non è tutto...

Un galleggiante poco affidabile

Il livello di carburante è misurato, all’interno del serbatoio, da un galleggiante che segnala il consumo al cruscotto tramite un sistema di bobine e strisce di metallo, oppure con un sistema elettronico.

In entrambi i casi, questo tipo di indicazione è da ritenersi largamente approssimativa, non è scritta nella pietra.

Cambia a seconda del modello di auto, della sua condizione ed età, delle pendenze, del tuo stile di guida...in due parole, NON È una scienza esatta.

A dimostrarlo, il classico esempio dell’indicatore che dà dati del tutto differenti se stiamo guidando in salita o in discesa.

Insomma, affidarsi completamente a quella lancetta non è una buona idea.

L'ansia come compagna

La lancetta del carburante sempre al limite è una bella metafora dell'ansia.

Ti costringe a viaggiare col pensiero costante che da un momento all'altro ti potresti ritrovare a piedi. Insomma, un bel pacchetto di ansia che ti fa compagnia durante il viaggio...

Non sarebbe meglio farne a meno, se appena ti è possibile?

Cosa fare quando sei in riserva

Se, nonostante tutto, ti sei ritrovato in riserva da troppo tempo e cominci a vedere sullo sfondo l'ombra sinistra del carro attrezzi (o di un lungo viaggio a piedi con una stagnina di benzina) segui questi semplici accorgimenti per farla durare il più possibile:

1. Scegli percorsi più possibile lineari

Le curve e i tornanti sono nemici del consumo. Certo, non sempre si può scegliere, ma prova a impostare sul tuo navigatore il percorso con più rettilinei per arrivare alla stessa destinazione.

2. Finestrini aperti, musica a palla, aria condizionata? No!

Tieni i finestrini chiusi, l'aria condizionata e lo stereo spenti fino a quando non sei riuscito a raggiungere un distributore

Sembra un po' punitivo, mi rendo conto, specie d'estate... ma i finestrini aperti peggiorano l'aerodinamica dell'auto aumentando i consumi medi. Per quanto riguarda stereo e condizionatore, ogni impianto elettrico attivo in più "brucia" più carburante.

3. Mantieni uno stile di guida più possibile costante

Accelerazioni brusche o frenate improvvise e ripartenze faticose sono tutti fattori a rischio quando sei in riserva da tempo: aumentano (e di molto) i tuoi consumi.

Cerca di guidare in modo "morbido", senza scosse: risparmierai carburante.

4. Non correre troppo

Questo è un consiglio che va bene anche quando la benzina ce l'hai! Nel caso specifico, non farti prendere dall'ansia di raggiungere più velocemente possibile il benzinaio: per i consumi è molto meglio una velocità moderata e costante piuttosto che premere l'acceleratore a tavoletta.

5. Incrocia le dita

Al di là di tutte le migliori intenzioni e degli accorgimenti qui riportati, se sono molte decine di km che viaggi in riserva c'è poco da fare: prima o poi finirà.

Il problema è che non hai nessun vero modo di sapere quando.

Così, non ti resta che incrociare le dita... e, la prossima volta, trovare il modo di mettere qualche decina di euro in più di carburante.

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