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Un Weekend in Francia: la Camargue
La luce di Van Gogh, fenicotteri e tori, spiagge sconfinate, città d'arte e borghi arroccati in una delle regioni più belle di Francia

La luce di Van Gogh, fenicotteri e tori, spiagge sconfinate, città d'arte e borghi arroccati in una delle regioni più belle di Francia

A poca distanza dall’Italia c’è un territorio molto speciale, che non sembra nemmeno appartenere al pianeta Terra.

Si tratta della Camargue, il più grande delta fluviale dell’Europa occidentale, un territorio selvaggio, totalmente circondato dalle acque.

Stagni d’acqua salata, saline, paludi, formano un paesaggio unico, dichiarato da tempo Parco Naturale e popolato da una fauna rigorosamente protetta.

L’immagine di stormi di fenicotteri rosa in volo su grandi specchi d’acqua è la cartolina più classica di questo luogo magico.

Un luogo molto rilassato, a misura d’uomo (i prezzi un po’ meno…), molta arte e tantissima natura.

1. Arles

Se ti muovi in auto anziché in aereo, non possiamo che consigliarti la cittadina francese di Arles.

Adagiata sul fiume Rodano, raggiungibile offre un centro storico piccolo quanto straordinario, con l’Arena e il Teatro Romano perfettamente conservati.

Ma il motivo per cui segnaliamo questa cittadina del Sud della Francia, tappa obbligata per chi visita Provenza e Camargue, è la sua luce incredibile, che al tramonto bagna le pietre color miele rendendo ogni scorcio degno di un dipinto.

Non a caso Van Gogh, che di pittura un po’ ne masticava, era innamorato di questa cittadina.

Se non bastasse, il mare è a mezz’ora di auto, immersi nella straordinaria campagna della Camargue.

Appena fuori dalla città, da non perdere l’Abbazia di Montmajour, imponente complesso le cui origini risalgono al XI secolo, che unisce millenarie tombe rupestri, edifici preromanici, un’enorme abbazia incompiuta, un chiostro spettacolare decorato con creature mostruose e molto altro.

L’abbazia fu anche dipinta da Van Gogh, che visse ad Arles tra il 1888 e il 1889, e l’opera (Tramonto a Montmajour) è tuttora esposta ad Amsterdam.

2. Saint Marie de la Mer

La città principale della Camargue è Saint Marie de La Mer, antica fortezza dedicata al dio egizio Ra, terra di leggende gitane, luogo di approdo dei primi cristiani perseguitati in Terra Santa, Saint Marie de La Mer ha tutti i crismi del luogo magico.

Ad agosto è assediata da zanzare e torme di turisti e perde molto del suo fascino misterioso e mediterraneo.

Il momento migliore per visitarla è l’inizio della primavera, con quella luce calda e cangiante che ha ispirato tanti pittori francesi.

3. Aigues Mortes

Appare in un panorama fatto di saline e acquitrini come una visione immaginata da Tolkien: le immense mura merlate che sorgono all’orizzonte, riflesse, come raddoppiate, dall’acqua che le circonda, sono qualcosa che somiglia molto a un sogno.

Dentro le mura, la cittadina è piccola, compatta e graziosa, con una bella chiesa, Notre Dame des Sablons (Nostra Signora delle Sabbie), costruita nel 1246, e la grande torre di Costanza, dello stesso periodo.

4. Pont du Gard

Siamo un po’ più a nord, nel dipartimento del Gard, ma questo incredibile acquedotto romano è un’escursione quasi obbligata nella vostra prima vacanza da queste parti.

Domina il fiume Gardon con tre livelli di arcate per un totale di circa 50 metri di altezza e 275 di lunghezza, ed è talmente famoso in Francia da essere stato immortalato sulle banconote da 5 euro.

5. Baux De Provence

Chissà se qualcuno si ricorda di una vecchia canzone di Branduardi, “Il Signore di Baux”, la cui dimora era “costruita sui sassi”… ecco, ci siete.

Il riccioluto cantautore ha detto la verità: Baux è davvero costruita sui sassi, anzi, nei sassi. Si tratta di uno dei borghi più belli di Francia, visitato da milioni di persone l’anno, interamente scavato e costruito nella pietra, su uno sperone di roccia, immerso in un paesaggio fiabesco e selvaggio.

Se potete, visitatelo fuori stagione o nei giorni feriali, durante il weekend è preso d’assedio, perdendo un bel po’ della sua magia.

Subito fuori dal borgo si trovano le Carrieres de Lumieres, gigantesche cave calcaree utilizzate per costruire il castello di Baux. Dal 1977 questo straordinario scenario con pareti di 14 metri viene utilizzato per spettacoli audiovisivi di grande impatto.

Un’esperienza immersiva impressionante, con 100 videoproiettori e decine di altoparlanti.

Lo confesso, credevo fosse una trappola per turisti, e un po’ magari lo è, ma il luogo è incredibile e l’effetto è talmente potente da valere la spesa.

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