Lo sappiamo benissimo: l'autostrada è tuttora un luogo molto più sicuro di tutte le altre strade.
D'altro canto, l'alta velocità fa sì che quando le cose vanno storte le conseguenze siano peggiori, visto che in autostrada gli imprevisti sono più difficili da gestire rispetto alla strada normale.
Per questo è particolarmente importante evitare ogni fattore di rischio e ogni comportamento irresponsabile.
Non voglio tediarvi per l'ennesima volta con l'immortale sequenza di istruzioni standard che in realtà valgono anche se dovete andare a comprare il pane al supermercato: sono sempre le solite cinque, non si scappa.
Mantenete la distanza di sicurezza. Non correte troppo. Indossate sempre le cinture. Non guidate se siete stanchi, ubriachi o sotto l'effetto di stupefacenti. Non usate lo smartphone mentre guidate.
Le sapete a memoria, giusto?
Oggi preferisco parlare di altri comportamenti, meno intuitivi, che aumentano i rischi di incidenti in autostrada. Vediamoli.
Corollario del concetto di "mantenere la distanza di sicurezza", riguarda soprattutto una categoria particolare di guidatori, lo "sfanalatore" (ne abbiamo parlato qui).
Si tratta di chi ritiene un'offesa personale la presenza di un veicolo più lento del suo sulla corsia di sorpasso. Molto frequenti in Italia.
Gli psicologi ancora si interrogano su questo particolare guidatore: perché si piazza al centro di una tre corsie guidando a 70 all'ora?
Tra le possibilità, la paura di dover sorpassare i camion piazzati in prima corsia, un senso illusorio di maggior controllo della situazione e una forma contorta di umiliazione rispetto all'idea di dover stazionare nella corsia dei "veicoli lenti" Io lento? Come ti permetti?
Se si chiama "corsia d'accelerazione" ci sarà un motivo, benedetti ragazzi.
Capisco bene che tuffarsi nella mischia preveda un'attenta riflessione, ma era meglio farla prima.
Quando sei in ballo devi ballare, quando il gioco si fa duro, eccetera eccetera.
Insomma, fate un respiro profondo e osate. Anche perché non possiamo stare qui ad aspettarvi tutto il giorno...
Categoria esiziale, davvero. Sono i guidatori che si rendono conto soltanto all'ultimo momento, quando è troppo tardi, che dovevano uscire a, che so, Firenze Sud.
Una persona sana di mente a questo punto perderebbe quei venti minuti rassegnandosi a imboccare l'uscita successiva, ma lui no.
Lui taglia la strada a qualunque cosa si muova e si getta urlando "Geronimo!" verso l'uscita desiderata.
Altrimenti detti "fionde", si immettono a tutta velocità in autostrada e, per l'appunto, si fiondano direttamente in corsia di sorpasso tagliando di netto la strada a tutti gli automobilisti in arrivo.
Geniali nel loro non tenere in considerazione la non compenetrabilità dei corpi, sono piuttosto rari in Italia ma ne ho visti molti in Francia. Paese che vai...
Non dovrebbe essere necessario dirlo, ma cercare di aggirare una coda in autostrada lanciandosi in corsia d'emergenza a 130 può avere due soli risultati.
Il primo è andare a schiantarsi contro un'auto ferma in panne nella corsia stessa, il secondo è finire nelle braccia di una pattuglia della polizia collocata per l'appunto lì proprio per cogliervi in fallo.
La terza possibilità? Schiantarsi direttamente contro l'auto della polizia. Quello che si dice prendere due piccioni con una fava.
Per fortuna non sono frequentissimi, ma a volte possiamo ammirarli in tutto il loro fulgore. Interpretano gli altri veicoli come gli ostacoli di una gara, e si esibiscono in serpentine con sorpassi a destra, poi a sinistra, poi a destra.
Possono solo sperare che nessuno decida proprio in quel momento di cambiare corsia.
Una parola per definire la categoria? Nessuna, non vogliamo essere volgari.
Il signore anziano (di solito col cappello...) che guida il pandino a 30 all'ora in autostrada è pericoloso esattamente come chi supera i limiti di velocità.
Il Codice della Strada vieta di creare intralcio nelle vie di grande comunicazione, e questo è esattamente il "caso di scuola".
Si girano per parlare coi passeggeri, si chinano per cercare qualcosa che è caduto sul tappetino, si dedicano alla ricerca della canzone preferita in playlist, mangiano un panino, mandano sms. Insomma, vivono l'autostrada come se fosse il salotto di casa.
Non è così, una volta per tutte: quando andiamo a 130 all'ora non possiamo permetterci distrazioni.
Casi rarissimi, ma anche questo, purtroppo, qualche volta succede... anche se sembra impossibile. Speriamo solo di non trovarceli mai davanti.
Sono l'equivalente autostradale di un vaso da fiori che precipita dal quinto piano.
Chiudiamo su una nota rasserenante: per fortuna la stragrande maggioranza degli automobilisti nelle autostrade di tutto il mondo sa quello che fa. La bassa quantità di incidenti ne è la prova.
Con un certo numero di eccezioni (quelle di cui sopra), lo spirito di sopravvivenza è ancora presente nell'umanità... e questo ci è di grande conforto.
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