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HUD (Head Up Display): il futuro dell’auto, qui e ora!
Tra le grandi innovazioni messe in campo nel settore automotive, insieme all’auto a guida autonoma l’Head Up Display (abbreviato in Hud) è probabilmente la più interessante.

Tra le grandi innovazioni messe in campo nel settore automotive, insieme all’auto a guida autonoma l’Head Up Display (abbreviato in Hud) è probabilmente la più interessante.

Il nome significa, alla lettera, visore a testa alta e indica un sistema che proietta nel campo visivo del guidatore delle informazioni utili alla guida.

In poche parole: un computer proietta delle immagini sul parabrezza, che verranno visualizzate come se fossero sospese in aria, con un effetto di profondità davvero impressionante.

Occhio alla strada

Queste immagini riguarderanno info di servizio come velocità, limiti, indicazioni di navigazione e altro, come brani musicali e chiamate, con un sistema simile a quello della realtà aumentata.

Lo scopo? Evitare che l’automobilista stacchi gli occhi dalla strada per ottenere le stesse informazioni.

La funzione Head Up potrà regolare in autonomia l’illuminazione e la definizione delle immagini a seconda dell’ambiente.

Evitare di guardare altrove (per es. l’autoradio o gli strumenti del cruscotto) aiuterà a diminuire gli incidenti e lo stress al volante.

Distrazione o miglioramento?

Alcuni pensano che questa tecnologia possa essere un fattore di distrazione in più, ma in realtà è esattamente il contrario.

Lo sguardo non si allontana mai dal parabrezza, a differenza della modalità più tradizionale, e quando non vi si punta lo sguardo direttamente risultano quasi invisibili.

Basic o Evolution?

Al momento esistono due tipi di Hud:

  • La versione base, in cui viene montato uno schermo trasparente che parte dal cruscotto e copre il campo visivo dell’automobilista. Le informazioni vengono visualizzate su questo schermo.
  • La versione più evoluta, il vero e proprio Hud, che prevede la proiezione diretta sul parabrezza tramite un modulo olografico (la tecnologia è infatti analoga a quella degli ologrammi).

In questo caso le immagini sembrano sospese qualche metro più in avanti rispetto al punto di visione, come se galleggiassero in strada.

Questa tecnologia non è ancora diffusa a livello di massa, ma sta prendendo piede, talvolta come accessorio di serie, altre volte come optional.

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Dagli aerei da guerra alle nostre auto

Come spesso capita, questa tecnologia ha origini militari.

Risale al 1958, quando un istituto di ricerca legato al Ministero della Difesa inglese perfezionò dei dispositivi già presenti anni prima sugli aerei da guerra.

In quei primi modelli, le informazioni che venivano proiettate erano altitudine, velocità e puntamento delle armi.

Per vedere questa tecnologia applicata alle auto dobbiamo aspettare altri 30 anni, quando, nel 1988, la General Motors la montò su una Safety Car di un campionato automobilistico.

Da quel momento varie case produttrici si sono dedicate a perfezionare l’idea, fino ad arrivare ai risultati attuali.

Dieci anni fa per la prima volta il sistema Hud è approdato ad auto economicamente accessibili come la Peugeot 308 e la Mazda 2, ma le case che l’hanno prodotto con maggior diffusione sono state finora Mercedes, Bmw e Audi.

Arriva la realtà aumentata

L’Hud non si limita a mostrare solo info basilari, ma, grazie alla realtà aumentata, permette già ora di integrare indicazioni che sembrano stampate sulla strada, con un effetto da navigatore 3d.

Utilissima la possibilità di segnalare ostacoli e pericoli durante la guida, eliminando addirittura il cofano dalla visione per ampliare il campo visivo del guidatore, tramite l’uso di telecamere esterne poi riproiettate all’interno dell’abitacolo.

La tecnologia dell’automotive si sta sviluppando con in mente due concetti chiari: offrire l’esperienza migliore possibile al guidatore e, al contempo, agire in modo radicale per ottenere la massima sicurezza in strada.

Come l’Hud ci rende più sicuri

Tra i rischi che potremo evitare grazie all’Hud ci sono sicuramente:

- Sbagliare strada o corsia

- Entrare in autostrada contromano

- Invadere la corsia opposta o, in generale, sbandare

- Avvicinarsi troppo al veicolo davanti a noi

Tutti questi problemi verranno segnalati in modo inequivocabile, in modo da agire radicalmente sulla distrazione, principale causa degli incidenti.

Come funziona la realtà aumentata applicata all’Hud?

Le informazioni che portano il mondo della realtà aumentata all’interno della tecnologia Hud nascono da un’unità elettronica chiamata PGU (Picture Generation Unit), in grado di utilizzare i dati ricevuti da strumenti quali la fotocamera anteriore, il navigatore e il radar.

Dalla parte degli utenti più fragili

Per noi di SmanApp, che promuoviamo da sempre la guida sicura in tutte le sue forme, la tecnologia Hud è una splendida notizia: un passo in più nella direzione della maggior sicurezza in strada.

Crediamo che qualunque tecnologia in grado di migliorare la vita dei guidatori sia la benvenuta anche per diminuire il rischio per gli utenti deboli, come pedoni e ciclisti.

Head Up + SmanApp: la combo perfetta!

Per integrare la funzionalità Hud, cosa meglio di usare SmanApp per affiancare l’utile al dilettevole?

Non accontentarti di guidare in sicurezza ora puoi farlo ottenendo in cambio fantastici premi.

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