Si entra nel vivo delle modifiche al nuovo Codice della Strada, ancora però con ampi margini di modifica, alcune conferme e qualche novità.
Prosegue l’iter del nuovo Codice della Strada, che dovrebbe essere operativo entro la fine del 2019.
Per il momento, queste sono le novità previste:
Inoltre, si andrà verso un inasprimento delle multe per la guida senza assicurazione, mentre arriva una buona notizia per chi è in possesso di automezzi storici, con l’abolizione della tassa di possesso.
Oltre a queste novità, piuttosto rilevanti, il nuovo Codice prevederà altre variazioni, come la possibilità di notifica delle multe tramite posta elettronica certificata (PEC), ma solo per i conducenti che ne sono in possesso, e la scomparsa del rischio di indagine per abuso d’ufficio per gli agenti che decidono di “sorvolare” su un’infrazione veniale (il classico “per questa volta vada, ma stia più attento!”).
Fino a questo momento, infatti, l’agente dal cuore tenero rischiava di essere indagato, in quanto il suo comportamento avrebbe avvantaggiato indebitamente l’automobilista reo.
Questa iniziativa ha il pregio di mantenere il “fattore umano”, quel minimo di discrezionalità fondamentale quando ci si trova a dover valutare la gravità dei comportamenti, impedendo all’agente di rischiare conseguenze.
D’altro canto, però, lascia un dubbio: e se il vigile ferma un amico, o un personaggio famoso (“Lei non sa chi sono io!”), e decide di non perseguirlo per una sorta di conflitto d’interesse?
Una norma destinata sicuramente a fare rumore è quella che permette la circolazione a monopattini, skate e hoverboard, finora confinati nei percorsi autorizzati ma non utilizzabili né in strada, né sui marciapiedi né sulle ciclabili.
Sarà da vedere a questo punto quale sarà la scelta definitiva per quanto riguarda l’utilizzo di questi mezzi innovativi, stabilendo su quali tipi di strada e a quale velocità possono andare.
In molte parti d’Europa (a Vienna, per esempio) del resto, il monopattino è da qualche tempo un mezzo molto utilizzato in modalità “shared”, tanto da essere inserito tra le modalità possibili da Google Maps, come alternativa a usare auto, piedi o mezzi pubblici.
Al momento, comunque, è difficile dire di più, visto che non sono ancora noti i dettagli della nuova normativa: ne sapremo di più al prossimo aggiornamento!
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